Novità per quanto riguarda le bollette gonfiate. Sono quasi 4 milioni i rimborsi per tutti gli italiani: ora puoi sapere se ne hai diritto.
Il problema delle bollette gonfiate è una situazione che ha colpito milioni di italiani. Infatti proprio i consumatori si son trovati a pagare importi eccessivi per i servizi di energia elettrica e gas a causa di pratiche commerciali scorrette da parte dei fornitori. Questo può avvenire attraverso diverse modalità, come aumenti unilaterali dei prezzi non giustificati, errori di fatturazione o l’adozione di tariffe non trasparenti.
Alcuni fornitori modificano unilateralmente i termini del contratto, aumentando i prezzi senza il consenso esplicito dei clienti. Questo può avvenire anche in violazione di normative specifiche che vietano tali pratiche. Proprio in tal senso è stato decisivo l’intervento dell’AGCM che ha deciso di mettere un freno a questa pratica. Per farlo ha deciso di inviare un’istruttoria nei confronti di uno dei fornitori più importanti della penisola.
Negli ultimi giorni l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso un’indagine che ha portato a buone notizie per circa 4 milioni di italiani. Se nel 2022 hai pagato bollette energetiche gonfiate, potresti avere diritto a un rimborso. L’indagine dell’Antitrust ha riguardato cinque aziende fornitrici di energia elettrica e gas: Enel Energia, Eni Plenitude, Acea Energia, Iberdrola Clienti Italia, Dolomiti Energia, e Edison Energia.
Queste aziende nel 2022 avevano aumentato unilateralmente i prezzi delle forniture, violando le disposizioni del “Decreto Aiuti bis” (d.l. 115/2022), che – in vigore dal 10 agosto 2022 al 30 giugno 2023 – aveva infatti sospeso la possibilità di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali riguardanti i prezzi. Per arginare gli aumenti, il governo aveva introdotto l’articolo 3 del “Decreto Aiuti bis”, che sospendeva l’efficacia di eventuali clausole contrattuali che permettessero modifiche unilaterali dei prezzi da parte delle aziende di energia.
Questo intervento legislativo mirava a proteggere i consumatori dai rincari ingiustificati, stabilendo che qualsiasi modifica unilaterale comunicata prima dell’entrata in vigore del decreto sarebbe stata inefficace, salvo che non fosse già stata perfezionata. Nonostante le disposizioni del decreto, alcune aziende hanno continuato a proporre aumenti tariffari ai loro clienti, spingendo i consumatori ad accettare modifiche unilaterali dei contratti.
L’AGCM ha quindi sanzionato queste compagnie per un totale di oltre 15 milioni di euro, riconoscendo pratiche commerciali aggressive che hanno portato a un aumento significativo dei costi delle bollette. Secondo le stime delle associazioni dei consumatori, circa 4 milioni di famiglie potrebbero essere interessate dai rimborsi. Inoltre secondo l’Antitrust sono già 600mila le persone che hanno beneficiato dei rimborsi automatici.
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