Iscriversi al Registro delle Opposizioni non sempre porta a non ricevere più chiamate dai call center, c’è un trucco utile da seguire.
Il tempo che molti di noi hanno a disposizione può essere davvero poco, per questo può essere davvero frustrante ricevere chiamate dai call center, spesso anche più volte nel corso della giornata. Il problema è grave un po’ per tutti, ma a maggior ragione per chi ha la necessità di essere costantemente reperibile nel corso della giornata per motivi di lavoro ed ha spesso il telefono in mano.
A infastidire è anche l’insistenza di molti operatori, che non accettano un “no” quando si rifiuta l’offerta commerciale che stanno proponendo, pur essendo nel pieno diritto dell’utente. Anzi, c’è chi si dimostra talmente scocciato dal rifiuto da continuare a telefonare con insistenza, generando ancora più nervoso nel destinatario. Iscriversi al Registro delle Opposizioni e manifestare il dissenso all’utilizzo del proprio numero telefonico non sempre però permette di risolvere la situazione.
Sono ancora tante purtroppo le persone che hanno deciso di iscriversi al Registro delle Opposizioni, nato poco più di due anni fa, e che si sono poi rese conto di ricevere comunque ancora chiamate dai call center. Molti definiscono questo modo di agire simile a quello di una piaga, visto che non si risolve nemmeno con uno strumento che era nato per questo scopo.
Non resta quindi che arrendersi e continuare a rispondere al telefono? Fortunatamente non è così, anche se è bene sapere quali siano le motivazioni che portano gli operatori ad agire in questo modo. Le cause possono essere diverse, una delle più comuni può riguardare la tempistica. In genere, infatti, devono essere trascorsi almeno 15 giorni prima che la propria richiesta venga depositata nel Registro.
In altri casi, invece, si è clienti dell’azienda che sta effettuando il contatto, fatto per verificare l’andamento della situazione e capire se sia possibile modificare parte dell’accordo per renderlo più consono alle esigenze dell’utente.
Allo stesso tempo, però, può accadere anche la situazione opposta. La telefonata può arrivare da un’azienda con cui si aveva un accordo, nel frattempo disdetto, se non sono trascorsi più di 30 giorni è nel loro interesse verificare cosa abbia spinto alla rescissione e vedere se sia possibile far cambiare idea. Ci sono poi dei casi in cui, magari senza accorgersene, si è dato il proprio consenso su altri siti o comparatori di offerte, invalidando così l’iscrizione al Registro.
Non può quindi che essere determinante verificare cosa si fa quando si visitano i siti, anche se spesso si clicca senza farci troppo caso. Qualora questo dovesse accadere, è possibile procedere con il rinnovo, la revoca selettiva o la cancellazione dell’iscrizione.
Risolvere in maniera definitiva non è comunque impossibile. Basta accedere al sito del Rpo e sfruttare la funzione “Rinnovo”, grazie a cui è possibile annullare i consensi al telemarketing rilasciati tra la data della prima iscrizione e quella del rinnovo.
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